Normativa legislativa per le nascite gemellari

1/6 – Introduzione

In questo articolo vogliamo aiutare tutti i nostri lettori a capire quale sia la normativa legislativa per le nascite gemellari, in modo da essere ben informati a riguardo ed in modo sano e veloce. Se si è i fortunati genitori di due (o più!) gemelli, è essenziale un riepilogo illustrativo delle norme esistenti in Italia per orientarsi. In questa guida troverete un aiuto chiaro e trasparente circa l’attuale normativa legislativa (sostegno e tutela sia alla maternità che alla paternità) in Italia per le famiglie che hanno avuto nascite di bimbi gemelli.

2/6 Occorrente

  • legislativa vigente
  • norme
  • gemelli

3/6 – Permessi retribuiti

Qualora la gestante sia anche una lavoratrice, avrà diritto a permessi retribuiti per poter compiere tutti gli esami prenatali e le visite cliniche e mediche che la sua condizione richiede; è sufficiente che presenti al datore di lavoro una domanda con allegata la relativa documentazione. Questo vale tanto per le gravidanze singole quanto, a special modo, per le gravidanze gemellari. Nel caso gli accertamenti specialistici, effettuati anche dal medico dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL), rivelino che la gravidanza è a rischio, la futura madre potrà usufruire di una totale esenzione del pagamento dei ticket per i futuri esami; è sufficiente una dichiarazione da parte del proprio ginecologo.
L’astensione dal lavoro per maternità è obbligatoria per un periodo di due mesi prima del parto, e per tre mesi dopo; il lasso di tempo non è raddoppiato qualora si tratti di una gravidanza gemellare. Il congedo obbligatorio gode di una retribuzione pari all’80% di quella usualmente percepita.

4/6 – Astensione facoltativa dal lavoro

Se i genitori sono lavoratori, entrambi hanno diritto a fino sei mesi di astensione facoltativa dal lavoro per ogni figlio: questo significa che in caso si abbiano gemelli, ogni genitore ha un periodo a disposizione di dodici mesi. Questi mesi possono essere usufruiti, a discrezione, in maniera continuata o frazionata, fino a che i bambini abbiano raggiunto l’ottavo anno di vita; è solo necessario dare al proprio datore di lavoro l’avviso di congedo parentale entro i quindici giorni prima dell’assenza.
E’ bene sottolineare che i congedi parentali di entrambi i genitori non devono, nel loro complesso, eccedere per ogni figlio il limite dei dieci mesi (che diventano undici se è il padre a fruirne per più di tre mesi). Nel caso di gemelli, la domanda deve sempre specificare il nome del figlio per il quale si desidera prendere congedo.

5/6 – Permessi giornalieri

La madre di due gemelli che sia anche lavoratrice ha diritto, fino a che i bimbi abbiano compiuto un anno, di usufruire di permessi giornalieri: si tratta di due periodi di riposo, cumulabili, che vengono raddoppiati quando si tratta di gemelli. Questi periodi vengono retribuiti al 100% e devono essere obbligatoriamente concessi da parte del datore di lavoro. Il riposo, che è di norma pari a due ore se si è sul posto di lavoro per più di sei ore, diventa quindi di quattro ore giornaliere quando si ha avuto un parto gemellare; qualora invece si lavori per meno di sei ore, si ha diritto a fino due ore di riposo. Per quanto riguarda il padre, se lavora, ha la possibilità di sfruttare di due ore aggiuntive, ma solo in alternativa alla madre (a meno che quest’ultima non sia una lavoratrice dipendente). Il padre ha la possibilità di sfruttare le ore aggiuntive anche quando la madre si trova in congedo di maternità La coppia nel complesso ha quindi diritto a fino un massimo di quattro ore giornaliere.
In seguito alla nascita di un figlio, lo Stato eroga un assegno di maternità che viene distribuito alle donne che rispondano a specifici requisiti lavorativi o assicurativi; qualora si tratti di un parto plurimo, alle madri lavoratrici può essere riconosciuto l’assegno nella sua totalità. Esiste poi un assegno di maternità che viene concesso dai comuni, non è cumulabile con quello offerto dallo stato, che offre alle madri la possibilità di accedere a un importo dell’assegno proporzionale al numero dei nati, in caso di parto gemellare o plurimo.
Come possiamo capire, da questa semplice guida, anche noi potremo essere ben informati, su quali siano le normative legislative, vigenti, per le nascite gemellari, in modo da poter essere gestite nel migliore dei modi dai genitori ed anche dalla famiglia in cui questi piccoli nascono.

6/6 Consigli

  • Ed ecco che grazie a questa guida, potremo essere ben informati, su quali siano le normative vigenti ed attuali, per le nascite gemellari.
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