Meduse e bambini: cosa fare in seguito ad una puntura

1/6 – Introduzione

Quando si portano i bambini al mare occorre fare molta attenzione ad alcuni animali marini, perché possono essere pericolosi. Tra quelli più temuti ci sono le meduse, che sono dei piccoli animali che appartengono ai celenterati. Le meduse vivono sia in alto mare che vicino alla riva, adagiate sul fondale. Hanno un aspetto gelatinoso e trasparente e tutto il loro corpo e ricoperto di puntini viola o rosa. Una delle caratteristiche delle meduse è la presenza sul corpo di microscopiche cellule urticanti, che appena vengono toccate, scattano emettendo un liquido irritante. Questa sostanza produce sulla pelle gonfiori, arrossamenti e provoca un forte prurito. Durante le vacanze al mare molti bambini vengono punti dalle meduse e per proteggerli è fondamentale fare attenzione quando sono in acqua. Ma se subiscono una puntura bisogna intervenire immediatamente e prendere alcune precauzioni. Ecco come.

2/6 Occorrente

  • Secchiello
  • Acqua di mare
  • Sabbia tiepida

3/6 – Far uscire il bambino dall’acqua

La prima cosa da fare è quella di far uscire il bambino fuori dall’acqua, dopodiché farlo sedere sulla spiaggia senza farlo spaventare. Mantenere la calma è dunque la reazione migliore, che allo stesso tempo tranquillizzerà il bambino. Infatti, una reazione troppo esagerata da parte dei genitori o di altre persone lo renderebbe nervoso e potrebbe sentirsi male.

4/6 – Lavare la pelle

Una volta che il bambino viene portato sulla spiaggia è necessario lavargli la pelle con acqua di mare. Questa operazione servirà a togliere tutte le tossine del veleno.
Quindi, per prima cosa prendere un contenitore e riempirlo con l’acqua di mare, per poi versarla pian piano sulla parte lesa. Evitare di utilizzare altri liquidi, compresa l’acqua dolce. Questa, infatti, una volta versata sulla pelle, peggiorerebbe notevolmente la situazione.

5/6 – Rimuovere i residui del veleno

Dopo aver sciacquato bene la pelle del bambino, si devono rimuovere i residui del veleno di medusa. Per farlo, basta raccogliere della sabbia tiepida (volendo si possono usare anche delle carte rigide, come bancomat e tessere) e passarla sulla pelle del bambino. Cercare di non sfregare la ferita e trattarla con delicatezza, poiché il pericolo maggiore è costituito dalle infezioni. Quindi, per evitare la propagazione di germi patogeni è necessario non toccare la ferita, bensì limitarsi semplicemente a liberarla dal liquido velenoso.

6/6 – Disinfettare la ferita

A questo punto si può disinfettare la ferita, usando dell’acqua calda salata. Questo è un metodo sicuro che permette di scaricare tutto il veleno e neutralizzarlo. Esistono anche pomate apposite che servono a calmare il prurito, ma devono essere prescritte rigorosamente dal medico. Per concludere, dopo queste misure di pronto soccorso preventive, è sempre necessario recarsi dal medico, il quale provvederà a visitare il bambino e somministrare eventuali medicine.

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