Questo tipo di posizione è abbastanza rara e solo lo 0,5% delle gravidanze giunge a termine presentando tale anomalia. In questo caso, il nascituro ha il cranio rivolto a destra o a sinistra dell'utero e si oppone, con la sua posizione, alla nascita. Un parto naturale, considerate le condizioni sfavorevoli, è improbabile, sebbene esistano manovre per "girare" il feto. La posizione trasversale è l'unica circostanza nella quale l'intervento chirurgico rappresenta la sola via percorribile al fine di abbattere ogni rischio e ogni difficoltà.
Bisogna ricordare tuttavia che la valutazione sulla posizione fetale non viene effettuata in una sola seduta ed è un percorso che il medico professionista valuta con costanza. La valutazione viene fatta in tutti e 9 i mesi, sia tramite palpazione che tramite ecografie e, una posizione anomala del feto in una fase della gravidanza, non indica necessariamente che questa verrà mantenuta fino al momento del parto. Sfortunatamente si può dire la medesima cosa dei feti posizionati in maniera perfetta durante tutto il periodo della gestazione, i quali possono disporsi in maniera podalica o trasversale proprio durante l'ultima fase. Per tale ragione lo staff medico può decidere di annullare o proporre un cesareo anche all'ultimo minuto, nell'interesse sia del nascituro che della partoriente.