Gesti del neonato: come interpretarli

1/4 – Introduzione

I neonati, essendo particolarmente fragili, hanno bisogno di molte cure e attenzioni. Allo stesso tempo, hanno la capacità di riuscire a dare enormi motivi di orgoglio e felicità nel cuore dei genitori. Basta solo saperli capire. Appena nascono, è particolarmente difficile riuscire a interpretare i gesti dei bambini. Anche perché ognuno ha un carattere e delle esigenze diverse. Ma ci sono alcuni segnali che hanno un valore universalE. Questa guida, si occuperà proprio di spiegare, in pochi passi, quali possono essere i gesti del neonato e come si può riuscire a interpretarli.
Naturalmente il neonato non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Ma un codice che spieghi esattamente quello di cui ha bisogno non esiste. Tuttavia con l’esperienza si possono ricondurre i loro gesti o delle semplici smorfie a determinati significati. Questa guida si occuperà proprio dei gesti del neonato: come interpretarli.

2/4 – Disagio o curiosita

Sono molte le situazioni di disagio che un bimbo può soffrire. Nel momento in cui il bambino dovesse fare un lieve grugnito, per esempio, nella maggior parte dei casi si trova in una situazione di disagio. Per poter riuscire a calmare questi dolorini, si può cercare di strofinare il suo ventre delicatamente con una mano. Tenete presente che i bambini tendono istintivamente a distorcere i lineamenti e a spalancare gli occhi quando si verifica un movimento intestinale dentro di loro. Tutto il contrario si verifica quando il neonato è incuriosito. Se punta lo sguardo intensamente verso un oggetto o una direzione precisa, vuol dire che è affascinato. Soprattutto se avverte un movimento o l’improvvisa sparizione di qualcosa. Quasi tutti tendono a guardare costantemente nella direzione in cui un oggetto scompare, perché si aspettano che questo ritorni da un momento all’altro.

3/4 – Noia o bisogno di coccole

Un altro gesto da saper decodificare, potrebbe essere quell’espressione che i neonati tengono di frequente, con le sopracciglia aggrottate e le labbra imbronciate. Nella maggior parte dei casi è dovuta all’interruzione di una stimolazione piacevole del bambino. Per un neonato, stare fermo per molto tempo nello stesso posto, potrebbe essere particolarmente fastidioso. Se è abituato a giocare con gli adulti, si aspetta sempre di essere preso in braccio. Ma, a volte, basta solo cambiare la sua posizione per ristorarlo. Un ottimo modo per calmarlo è anche solo fargli fare un movimento oscillante o a dondolo.
Se invece il comportamento del neonato è ancora più estremo, ossia in caso di pianti continui e urla, in questo caso, il bimbo potrebbe essere semplicemente annoiato. Quindi sarebbe molto utile dedicargli un po’ di attenzione. Probabilmente vuole solo un po’ di coccole o desidera giocare. Prestate molta attenzione ai suoi pianti, perché se sono più acuti del solito, possono indicare che il pannolino è sporco e quindi potrebbe avere un’irritazione in corso. C’è una leggera differenza tra questo pianto è quello per fame. Di solito, quando i neonati vogliono mangiare infatti hanno un pianto disperato.

4/4 – Fame o sonno

Rimangono le due ultime esigenze primarie del neonato. Fame e sonno. C’è molta differenza tra i gesti che le esprimono. Quando un bambino ha fame strilla e spesso fa un movimento smanioso con le mani, come se volesse afferrare qualcosa. Man mano che un neonato cresce, poi, inizia ad aumentare e definire sempre di più i suoi gesti ed i suoni, quindi è sempre più probabile che ci si possa confondere cercando di capire cosa esattamente vuole o non vuole. In caso di sonno infatti un neonato piange esausto, come se non avesse più forza. Si stropiccia gli occhi e tende ad essere preso in braccio allungando le mani verso la mamma. Ma ogni bambino avrà diverse espressioni, legate alle sue abitudini o all’ambiente in cui vive, che definiscono ognuno dei suoi desideri. Se le osservate attentamente, vi diranno proprio ciò che il bimbo vuole esattamente. Ricordiamoci che i suoni, i gesti e le espressioni facciali dei neonati sono comunque diversi da soggetto a soggetto. Spesso solo una madre riconosce i segnali che il suo bimbo le lancia. E si tratta a volte di gesti impercettibili e insignificanti per le altre persone. In questa guida abbiamo elencato solo alcuni esempi generali di come i bambini possono esprimere la loro fame o la loro stanchezza. Ma sta a chi vive con loro saper riconoscere il loro modo di comunicare.
Per andare a concludere questa guida, sarà utile aggiungere un approfondimento specifico su queste tematiche, attraverso degli articoli di pediatri che possano dare delle informazioni dettagliate sull’interpretazione dei gesti dei bambini. Eccovi, a tal proposito, un link utile: http://bambino.donnamoderna.com/neonati-linguaggio/.

Alcuni link che potrebbero esserti utili

Riproduzione riservata