Esposizione mediatica dei bambini: guida alla legge in vigore

1/7 – Introduzione

I media al giorno d’oggi, servono sicuramente a tenere informati su ciò che accade nel mondo, sui fatti di cronaca, sui fatti di politica e su tutto ciò che può o potrebbe succedere. L’esposizione mediatica però, non è di certo vantaggiosa per i piccoli, perché spesso, è in grado di sviarli completamente e di farli crescere in maniera sbagliata. I media possono catturare l’attenzione dei bambini, trascinandoli completamente e portandoli in uno stato mentale non proprio ottimale. I bambini infatti entrano in trance a causa delle luci che si spengono e si accendono dalla tv, ma nello stesso tempo anche se vengono eccitati dalle immagini, il loro cervello si distacca completamente dal resto delle cose. Di seguito troverete la guida alla legge in vigore, legata all’esposizione mediatica dei piccoli.

2/7 Occorrente

  • Legge del 6 agosto 1990 n. 223/90
  • Orari specifici delle programmazioni per i minori
  • Programmi adeguati all’educazione dei bambini

3/7 – Capire i principi della legge

Secondo la legge del 6 agosto 1990 n. 223/90, esistono dei parametri e dei principi di legge legati alla visione dei contenuti mediatici da parte dei bambini che hanno un’età compresa da 0 a 14 anni. Il linea generale, la legge è riferita a chi deve trasmettere i contenuti verso i minori. È importante che ogni singola impresa televisiva tenga conto sempre del continuo miglioramento di ogni contenuto mediatico da diffondere prima di esporlo ai minori. La legge in vigore, tiene conto anche delle capacità di ogni singolo genitore di far visionare ai minori contenuti di qualità piuttosto che una quantità inutile di programmazioni futili e spesso dannose.

4/7 – Adattare la legge all’educazione scolastica

La legge in vigore, deve necessariamente essere strettamente correlata all’educazione scolastica. Un minore deve essere informato da esperti del settore su quale sia la corretta alfabetizzazione mediatica e a quali possano essere i contenuti più adatti e più consoni per una crescita sana e con uno scopo educativo esemplare. Un minore deve secondo la legge in vigore, sempre essere in grado di visionare contenuti in grado di prepararlo ad eventuali situazioni di disagio. La legge in vigore inoltre, prevede che ogni impresa televisiva che sviluppa dei programmi per i minori, tenga conto della sensibilizzazione del pubblico, esponendo nei programmi mediatici, problemi legati alla disabilità, ai disagi di tipo psichico ma anche motorio, per considerare anche i minori che vivono realmente tali condizioni.

5/7 – Tenere conto della programmazione televisiva

Le imprese che intendono progettare, programmare e trasmettere un programma o un contenuto televisivo mediatico ai minori, secondo la legge in vigore, devono anche aver presenti gli orari di programmazione fissati dalla legge dedicati ai bambini. Solitamente la programmazione per i minori, deve avvenire dalle 7:00 alle 22:30 tenendo conto delle varie fasce d’età e del fondamentale ruolo educativo che i media devono avere verso i minori e di segnalare se è necessaria o meno, la presenza di un adulto per la visione del programma.

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7/7 Consigli

  • E’ importante sempre stare attenti al contenuto che visionano i bambini e se è necessaria la presenza di un adulto.
  • E’ fondamentale tenere conto delle fasce orarie in cui vengono trasmessi i programmi, per verificare se rispettano le richieste di legge.

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