Come spiegare la Pasqua ai bambini

1/8 – Introduzione

La Pasqua è una festa religiosa, che ricorda la Resurrezione, o ritorno sulla terra di Gesù. Questo concetto non è semplice da esporre ai bambini, particolarmente a quelli più piccoli, che magari ne hanno sentito parlare a casa o a scuola e che poi, incuriositi, pongono delle domande dirette molto chiare, come ad esempio “Cos’è la Pasqua?”, “Cosa vuol dire Resurrezione?”. Per affrontare il tema della morte e della resurrezione non è sempre semplice; bisognerà quindi farlo distinguendo la fascia di età a cui i bambini appartengono. In questa guida vediamo come spiegare la Pasqua ai bambini.

2/8 Occorrente

  • Manuale di religione
  • Libro di Storia

3/8 – Analizzare la periodizzazione

Questa festività religiosa, differentemente dal Natale, non ha sempre una data ben precisa (solitamente marzo o aprile) ma sappiamo che cade sempre di domenica e, dal punto di vista religioso avviene la resurrezione di Gesù, il terzo giorno dopo la sua morte. Ai tempi originari del Cristianesimo, ogni domenica si ricordava la resurrezione, in seguito invece la chiesa decise di celebrare questo accadimento una sola volta durante l’anno. Il calcolo del giorno di Pasqua viene fatto in basse all’equinozio di primavera e alla luna piena.

4/8 – Spiegare i simboli legati alla ricorrenza

Un elemento ricorrente nelle festività, e anche in quella pasquale, sono i simboli. Ed è proprio da questi fattori che si potrebbe incominciare a presentare il significato della Pasqua ai bambini. Tra i vari simboli abbiamo le uova che indicano il sepolcro vuoto e, quindi, la resurrezione di Gesù, il ritorno alla vita che vince sulla morte; poi vi è la colomba, volatile che simboleggia la primavera, periodo in cui i campi tornano in fiore e che quindi indica una nuova vita. Vi sono anche le campane, con le quali viene annunciato il lieto evento e l’ulivo, albero maestoso, simbolo di pace.

5/8 – Spiegare le tradizioni pasquali

Anche le tradizioni caratterizzano questa festa pasquale; la più nota è quella di donare le uova di cioccolato. Seppure adesso è un’azione basata sul consumismo è importante ricordare che anche nel passato, durante il medioevo, venivano donate le uova di gallina con il significato di buon augurio. Un altro uso, è quello di dipingere le uova (sode), attività presente nelle scuole. Il motivo per cui queste vengono colorate si individua nel Vangelo, al cui interno si narra che Maria Maddalena, recandosi al sepolcro e trovandolo vuoto, corso dai discepoli per dare loro la notizia di Cristo risorto e Pietro, uno di loro, le rispose: “Crederò a quello che dici solo se le uova in quel cestello diventeranno rosse” e le uova si colorarono di rosso.

6/8 – Coinvolgere il bambino negli eventi religiosi

Dal punto di vista religioso, invece, è importante coinvolgere il bambino agli eventi ricorrenti che si presentano prima della domenica di Pasqua. È importante farlo partecipare alla domenica delle palme, durante la quale potrà portare in chiesa il rametto di ulivo in chiesa per farlo benedire e, in seguito, gli può essere spiegata la settimana Santa: Lunedì, martedì e mercoledì Santo, il tradimento di Giuda nei confronti di Gesù. Importante anche Giovedì Santo, durante il quale si ricorda l’ultima cena di Cristo con gli apostoli e il lavaggio dei piedi: in questo giorno anche si può portare il piccolo in chiesa per farlo assistere a questo accadimento, dove poi generalmente viene anche distribuito del pane benedetto. Il Venerdì Santo invece è il giorno in cui non suonano le campane in quanto si ricorda la morte di Gesù. È solo il giorno successivo, il sabato che le campane riprendono a suonare e in questa giornata si svolgono processioni (in alcuni luoghi viventi e rappresentanti le scene) per ricordare la Via Crucis alla quale possono partecipare anche i bambini, per capire meglio le sofferenze di Cristo. Infine arriviamo alla Domenica, giorno di grande festa perché Gesù è risorto.

7/8 – Raccontare sempre la verità

Insomma, l’aspetto più importante è quello di fornire per ogni simbolo una spiegazione che sia a misura di bambino. Tale spiegazione, nello specifico, non dovrà mai discostarsi molto da quello che è il nostro credo o la nostra ideologia, cercando di fornire al proprio bambino una spiegazione che il più possibile possa, comunque, avvicinarsi a quella che è la realtà. Perché tale processo deve necessariamente arricchirsi di nuovi concetti, fino a giungere alla verità che desideriamo raccontare ai nostri figli. Senza ovviamente cercare di esagerare, ricordando sempre di coinvolgere in prima persona i nostri bambini.

8/8 – Raccontare gli appuntamenti pasquali nel mondo

Inoltre sarebbe una buona cosa spiegare ai bambini come, nei Paesi del Nord, la Pasqua, veda protagonisti i bambini. Sarà questo un modo molto utile per coinvolgerli ed appassionarli a questa ricorrenza. Occorrerà dunque spiegare loro che in alcune parti del Mondo sono proprio i bambini che addobbano l’albero in giardino con le uova decorate e cercano le uova nascoste. E di come, a quele latitudini, le case, vengano ornate con colori luminosi e candele profumate, inequivocabili simboli di rinascita e luce. Sarà un piacere per i vostri figli sapere che anche i bambini partecipano a sfilate, manifestazioni e rituali e di, come, attraverso questi appuntamenti, molti loro coetanei comprendono il vero significato della Pasqua.

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