Come spiegare i 5 sensi ai bambini

1/7 – Introduzione

Man mano che i bambini crescono, hanno la necessità di imparare cose nuove. I genitori devono affrontare l’arduo compito di insegnare ai loro figli tutti e 5 i sensi. Molte volte questo si può fare entrando in contatto con il bambino mettendosi dalla sua parte. Bisogna comprendere che il piccolo esplora non solo il proprio corpo, ma anche il mondo circostante. Proprio per questo nasce la necessità di imparare ad interagire con lui. I genitori, ma anche le maestre, devono saper trasmettere al bambino l’uso dei 5 sensi. Questo serve perché impari a comunicare in modo efficace ciò che desidera, che vede, sente o percepisce. Ecco una guida che illustra come spiegare i 5 sensi ai bambini.

2/7 Occorrente

  • Tanta fantasia
  • Un cartoncino e dei colori

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I bambini, a seconda dell’età dispongono di un diverso vocabolario. In particolare, quelli più piccoli, non conoscono ancora molte parole ed è difficile spiegare loro in modo discorsivo qualcosa. A questo proposito, l’unico modo sicuro per comunicare e insegnargli i 5 sensi, è quello di utilizzare la pratica piuttosto che la teoria. Si può iniziare disegnando su un cartone tutti e 5 i sensi e le parti del corpo che corrispondono. Quindi, con dei pennarelli colorati, disegnare insieme con lui una bocca per il senso del gusto, un orecchio per quello dell’udito, un naso per l’olfatto, un occhio per la vista e la mano per il tatto. Il bambino così comincerà ad associare ogni senso alla giusta parte del corpo.

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Il primo senso che andiamo a spiegare è la vista. Il bambino deve capire che attraverso gli occhi può riconoscere colori, forme, oggetti e persone. Per fare questo si possono mostrare al bambino dei colori che dovrà riconoscere. I genitori possono fargli vedere anche delle forme geometriche e dimostrargli che, attraverso la vista, possono distinguere la loro forma, il loro colore e le dimensioni. Un altro esercizio utile è quello di fargli vedere delle fotografie di famigliari che conosce (zii, cugini, nonni ecc.) e invitarlo a riconoscerli. Inoltre, attraverso questo senso, possiamo spiegare al bimbo che può notare le differenze e i cambiamenti che si verificano attorno a lui. Ad esempio si può far vedere un oggetto per qualche minuto e poi nasconderlo invitandolo a descrivere ciò che ha visto.

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Il secondo senso è quello dell’udito. Per insegnare al bambino l’importanza di questo senso possiamo fargli sentire una canzone o i versi degli animali. Tutto questo per fargli capire che il senso dell’udito serve per distinguere i suoni. In questo modo associa ad ogni oggetto o animale un suono e sarà in grado di riconoscerli anche quando lo sentirà in futuro. Inoltre, basta spiegargli che anche il suo nome, cosi come quello dei genitori e degli amici, è un suono. Riproducendo quel suono si può richiamare l’attenzione della persona interessata e, lui stesso, può rispondere quando sente il suo nome.

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Per quanto riguarda il tatto, si può far capire l’importanza di questo senso spiegando che, anche senza vedere né sentire, può riconoscere un oggetto, una persona o un animale. Tutto questo semplicemente toccandolo o accarezzandolo. Far chiudere quindi gli occhi al bambino e fargli prendere in mano un peluche o una palla. Invitatelo a dirvi di cosa si tratta. Fargli capire che attraverso il tatto può riconoscere anche un oggetto caldo o freddo. Far toccare una cosa congelata e spiegargli che quella sensazione che sente si chiama freddo. Procedere così anche per le cose ruvide, morbide ecc.

7/7 Consigli

  • All’inizio i bambini vi faranno molte domande e quindi abbiate molta pazienza rispondendo loro con calma
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