Come sensibilizzare i bambini all’udito tramite un gioco

1/4 – Introduzione

Attraverso le attività ludiche è possibile puntare alla sensibilizzazione e allo sviluppo dei cinque sensi del bambino. Esistono infatti giochi che richiedono principalmente l’uso del tatto, altri che invece fanno lavorare la vista, ed altri ancora che si pongono come obbiettivo finale quello di sensibilizzare l’udito. È proprio quest’ultimo il caso di cui tratteremo in questo articolo. Di seguito troverete le istruzioni per un simpaticissimo gioco che, con il solo utilizzo di carta, penna e di una benda per gli occhi, è rivolto ai bambini del primo anno della scuola primaria. Vediamo quindi come strutturare il gioco.

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Iniziamo con il procurarci un cartoncino, o un semplice foglio bianco, non più piccolo della misura A4. Con l’ausilio di un compasso, disegniamoci su una sorta di bersaglio con almeno tre cerchi concentrici più il centro. Spieghiamo al bambino che volendo idealizzare il centro, esso rappresenta proprio lui, mentre i cerchi costituiscono lo spazio che lo circonda.

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Procuriamoci una benda, o della semplice stoffa (vanno benissimo un foulard o un grosso fazzoletto) e spieghiamo al bambino che verrà bendato. Procediamo con il coprire gli occhi del bambino e chiediamogli di prestare attenzione ai rumori che noi stessi provocheremo, in varie parti della stanza. Il bimbo, non potendo contare sulla vista, dovrà necessariamente sforzarsi di utilizzare al meglio il senso dell’udito. I rumori dovranno provenire da diversi angoli della stanza, alcuni più vicini a lui ed altri più distanti, sia da davanti che dietro, sia dalla destra e dalla sinistra del nostro “giocatore”. Il compito del bambino sarà quello di capire da quale parte della stanza e a che distanza è stato provocato il suono, o il rumore.

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A questo punto togliamo la benda dagli occhi del nostro giocatore e chiediamogli di indicare nel disegno del bersaglio, la posizione dalla quale provenivano i suoni che ha appena sentito. Ovviamente non possiamo pretendere che un bambino di soli sei anni ci dia una coordinata precisa, ma quasi certamente riuscirà ad individuare orientativamente da quale parte della stanza provenissero i rumori. Traccerà quindi un segno sul bersaglio, se il suono proveniva da destra oppure da sinistra, se era più lontano o al contrario più vicino a lui. Questo è solo uno degli innumerevoli giochi di educazione all’orecchio; una variante può essere quella di fargli ascoltare suoni a volumi diversi. Affinché questi giochi sensoriali riescano al meglio è fondamentale in tutti che il bambino possa contare solo sull’udito, ragione per cui gli occhi dovranno necessariamente essere bendati.

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