Affinché un ragazzo abbia rispetto nel proprio insegnante è fondamentale che ne accetti l'autorità.
Rispettare un insegnante significa infatti rispettare le sue regole, le sue scelte educative, le sue direttive didattiche.
La maggior parte dei bambini e dei ragazzi tende a lamentarsi della quantità dei compiti assegnati, della loro tipologia, della difficoltà nelle interrogazioni o delle valutazioni ricevute nelle esercitazioni pratiche. Questo atteggiamento è del tutto naturale, e fa parte dell'apprendimento.
Un genitore dovrebbe avere l'accortezza di non sminuire le scelte didattiche di un insegnante, anzi dovrebbe far comprendere al ragazzo che le difficoltà servono ad aiutarlo, a migliorarsi.
In tal modo il ragazzo sarà maggiormente propenso ad accettare l'autorità dell'insegnante.
In questi casi può essere bene sottolineare gli aspetti positivi dell'educazione scolastica, dicendo al bambino frasi come: "Vedi quante cose utili stai imparando in questo modo".
È comunque giusto che un genitore non sottovaluti le lamentele del ragazzo (soprattutto se ripetute in specifiche occasioni), perché potrebbero celare un disagio oppure un'insoddisfazione di natura diversa, su cui può essere opportuno indagare.