Come comportarsi se il bambino non vuole andare a scuola

1/4 – Introduzione

Educare un bambino non è mai semplice, soprattutto per un novello genitore che si trovi alle prese con un bambino dal carattere forte e capriccioso. Per questo alle volte dei buoni consigli potrebbero aiutarvi a fare scelte giuste e ponderate ed a crescere vostro figlio nel migliore dei modi.
Un problema che prima o poi tutti i genitori si trovano a dover affrontare è l’opposizione del proprio figlio ad andare a scuola. Mentre quelli più grandi potrebbero essere “giustificati” perché magari temono un compito in classe o un’interrogazione per i quali hanno studiato poco, i bambini di scuola materna o elementare potrebbero essere affetti da ansia da separazione dai genitori, causata o dal non essersi mai allontanati dalla figura genitoriale perché magari non hanno mai frequentato il nido o per la novità della situazione che potrebbe preoccuparli (nuovi compagni, nuove maestre, nuovi luoghi). Una certa ansia è normale, ma se questa diventa poi eccessiva al punto da far vivere al bambino la scuola come un vero e proprio incubo al quale vuole a tutti i costi sottrarsi, allora per i genitori il problema diventa maggiore e più difficile da gestire. Proviamo, perciò, a vedere come comportarsi se il bambino non vuole andare a scuola attraverso pochi e semplici passaggi che potrebbero aiutarvi a risolvere il problema.

2/4 – Non cedere all’ansia del bambino

Il primo e più importante trucco, da adoperarsi in qualunque situazione di “scontro” con un bambino è quello di non cedere, non far vincere la sua ansia e la sua paura, del resto assolutamente immotivata. Occorre riconoscere i sentimenti del proprio bambino, parlarne con lui per spiegargli che non c’è nulla da temere, ma nello stesso tempo non bisogna mai assecondarlo tenendolo lontano dalla scuola. Fondamentale, invece, è spiegargli che è normale sentirsi nervoso dinnanzi a cose nuove ed assicurarlo che la mamma o il papà saranno fuori scuola ad attenderlo alla fine della giornata scolastica. Anche se può risultare straziante per un genitore, rifiutare la richiesta di un bambino di rimanere a casa, serve come lezione per affrontare poi i problemi in futuro.

3/4 – Mantenere la calma

Mantenere la calma è fondamentale in questa come in altre situazioni in cui il nostro bimbo si mostra recalcitrante a fare qualcosa. Non bisogna mai perdere la calma se, per causa di un figlio che si rifiuta di andare a scuola, si può fare tardi al lavoro o vengono stravolti i programmi della giornata. In questo caso, infatti, a differenza di altri “capricci” portati avanti dal bambino, dobbiamo ricordarci che il piccolo non sta cercando di rendere la vita difficile ai genitori, ma è solo spaventato e quindi agisce di conseguenza. Una certa quantità di ansia è normale, ma i segni estremi suggeriscono un problema di fondo che richiede la risoluzione di un problema, magari anche con l’intervento di figure esterne alla famiglia. I sintomi di ansia da separazione possono includere: timore di essere in una stanza da soli, disturbi del sonno ed incubi prima della scuola. Questi comportamenti possono causare gravi problemi sociali ed educativi, e possono trasformarsi in un disturbo di panico quando il bambino diventerà adulto.

4/4 – Chiedere aiuto a figure esterne

Se l’ansia del bambino dura più di un paio di giorni, tempo assolutamente normale per il piccolo di abituarsi alla novità della situazione che lo spaventa, si può provare a chiedere aiuto alla sua insegnante. I docenti sono esperti nel trattare con i bambini, soprattutto dopo anni di esperienza e diversi bambini alle spalle. Il loro supporto indirizzato e concentrato sul problema del bambino sarà sicuramente un valido aiuto per poter superare nel migliore dei modi questo momento, e ben presto vostro figlio acquisterà, oltre alla propria sicurezza ed alla familiarità con i luoghi e le persone che prima temeva, anche una curiosità ed una voglia di andare a scuola grandissima. Laddove il problema dovesse poi persistere sarà il segnale di un disagio più profondo, in questo caso si rende allora necessario l’intervento di un professionista in psicologia infantile che possa essere da supporto e aiuto al bambino in questa fase particolare della propria vita.
Abituare un bambino ad andare a scuola è un processo che richiede molta pazienza, ma anche un buon metodo per poter ottenere ottimi risultati in poco tempo e senza traumi, attraverso i suggerimenti di questa guida potrete avere qualche aiuto in più per scongiurare questa piccola crisi e far capire a vostro figlio quanto sia bello oltre che utile andare a scuola.

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