La prima cosa da fare è cercare sempre il dialogo con il nostro ragazzo adolescente. Lui, in apparenza, è sicuro di sé, crede già di sapere tutto e di essere pronto ad affrontare il mondo esterno con una sicurezza tale che potrebbe subire delle "scottature". Con il nostro aiuto, dunque, faremo in modo che capisca di non avere ancora l'età, e quindi l'esperienza, per fare proprio tutto ciò che vuole. È importante, tuttavia, non solo parlare, ma anche sapere ascoltare ciò che un adolescente nasconde generalmente dentro di sé, quali sono le sue sensazioni, le sue paure, i suoi pensieri più reconditi. Solo conoscendolo a fondo, infatti, saremo in grado di poterlo aiutare al meglio. Se, poi, un adolescente si apre con noi, lasciamolo parlare, diventiamo i custodi fedeli di tutti i suoi segreti e, allo stesso tempo, consigliamolo su cosa sarebbe meglio fare, ma senza imporci, mostrandogli solo tutta la fiducia che riponiamo in lui. Parliamo con lui, ma senza essere troppo curiosi, lasciamo che sia l'adolescente stesso a decidere cosa vuol raccontarci e cosa no. Ascoltiamolo parlare e dalle sue parole capiremo se è un ragazzo sereno, se è felice della sua vita o se, al contrario, abbia accumulato qualche tipo di stress su cui poter intervenire.