Fra i parenti difficili il più fastidioso è quello colpevolista, quello che se la sua vita è grama è colpa nostra, che se avesse ricevuto più aiuto, il nostro!, sarebbe andato tutto meglio, che noi non ci siamo mai - o mai stati - quando ha avuto bisogno. Questo comportamento è invariato, sia che chi ci accusa sia effettivamente "messo male" o non abbia obbiettivamente niente da lamentarsi. Il parente giudicante è convinto che noi non facciamo mai abbastanza o non siamo mai all'altezza. Non caschiamo in questo tranello! Solitamente chi tiene questo atteggiamento è la solita persona che prende tutto, pure criticando, e non da niente. Ed allora fermezza e scarichiamogli l'arma del senso di colpa che ci punta contro. Non temiamo di parlare chiaro, di fargli intendere una volta per tutte che non abbiamo intensione di stare al suo bieco giochino psicologico. Parlare, chiarire, spiegarsi, con gentilezza ma determinati! Tenersi tutto dentro, interiorizzare, ingoiare sempre il rospo è molto più dannoso che dire la verità, pur amara che sia!