Come aiutare un bambino a imparare a parlare

1/7 – Introduzione

Il linguaggio è il modo di comunicazione più normale e comune. L’uso delle parole è, da sempre, il modo più diretto per interagire con gli altri. I bambini, nei primi anni di vita, spesso sopperiscono a questa incapacità utilizzando metodi alternativi, come il pianto, i gesti, le espressioni del viso. Ogni lamento, ogni movimento, ogni sguardo pesa più di mille parole per un bambino che ancora deve imparare a parlare. Ma se è vero che ciascuno presenta i suoi tempi, che devono essere, assolutamente, rispettati senza troppe ansie o paure, è altrettanto vero che noi genitori possiamo sicuramente offrire validi aiuti e ottimi spunti per spronare ed aiutare il bambino in questo percorso di apprendimento. In questa semplice guida vedremo, appunto, quale strada seguire per far in modo che nostro figlio apprenda il linguaggio il prima possibile, così da renderlo indipendente nell’interazione verso il mondo.

2/7 Occorrente

  • Pazienza
  • Libri adatti ai bambini
  • Tempo da dedicare ai piccoli

3/7 – Parlare con il bambino

Una buona pediatra consiglia a tutti i neo genitori di parlare al neonato dal primo giorno di vita. Il pensiero che lui non possa capirci è accolutamente sbagliato. Sin da quando il bambino è piccolissimo, è quindi necessario parlagli, spiegandogli ogni azione quotidiana. I bambini, già dai primi mesi di vita sono delle vere e proprie spugne, capaci di assorbire ogni insegnamento, e sono capaci di imparare principalmente imitando tutto quello che fanno mamma e papà. L’arte dell’amulazione fa parte della loro normalità. In più parlando, il piccolo potrà abituarsi alle nostre voci, riconoscendoci all’udito. Molto importante è anche l’intonazione che si usa parlando con il piccolo. Un tono dolce sarà sinonimo di coccola o di complimento, un tono ilare racconterà qualcosa di buffo e esprimerà la gioia nel vederlo sorridere, un tono invece più perendorio sarà da lui inteso come un piccolo rimprovero per un attegiamento non corretto. Insomma, il primo consiglio è quello di parlare, parlare e ancora parlare. Le parole verranno assimilate dal bambino, messe in un piccolo cassetto nascostio che verrà aperto al momento giusto.

4/7 – Gratificare il bambino

Quando un bambino inizia a pronunciare le prime parole, generalmente sillabe ripetute o parole semplici come mamma, pappa, papà, una cosa molto importante è quella di gratificarlo con grandi sorrisi e complimenti. In questa maniera, infatti, sentendosi apprezzato il bambino sarà spronato a continuare. Se anche, a volte, emetterà solo suoni incomprensibili occorre sforzarsi di capire cosa sta cercando di dirci di modo che si senta soddisfatto dei suoi tentativi. Un modo per migliorare la sua proprietà di linguaggio è, anche, quella di usare i suoi giochi come esercizio di apprendimento. Prendere in mano un sonaglio e chiamarlo con il nome corretto, o il suo pupazzo preferito chiamandolo “orso” e non usando il nome proprio che gli si è affibbiato è un modo di insegnargli qualcosa giocando. Quando poi il bambino ripeterà ad alta voce quello che noi abbiamo appena detto, l’applauso sarà il modo migliore e più d’impatto per dimostrargli la nostra felicità nel sentirlo parlare. In questa maniera nascerà il “primo vocabolario” del vostro bimbo, fatto di parole semplici, ma con un signiuficato, per lui, molto importante.

5/7 – Correggere gli errori

Un errore che, spesso, fanno i genitori, forse per pigrizia o solo per leggerezza è quella di permettere al proprio bambino di esprimersi usando suoni come ” brum brum” per dire macchina, “bau bau” per dire cane, “gnam gnam” per dire cibo. Nulla di più scorretto. Questi suoni non devono entrare di diritto nel vocabolario comune del vostro bambino. Occorre, quindi, ogni qualvolta lui li utilizza correggerlo, traducendo in maniera corretta il signifcato che lui sta tentando di esprimere usando queste sillabe ripetute. Questo aspetto, spesso, viene purtroppo sottovalutato, mentre, invece, è di fondamentale importanza. Se anche i bambini hanno necessità di sentirsi capiti a volte correggere i loro errori è assolutamente neccessario per evitare che si creino abitudini sbagliate poi difficilissime da eliminare.

6/7 – Leggere insieme

Far scoprire al bambino l’importanza della lettura non è mai troppo presto. Fin dalla prime settimane di vita un bambino è capace, infatti, di apprezzare un libro. Per i primi mesi quelli dalle pagine morbide e in tessuto sono i migliori. Mentre noi leggiamo la breve storia lui potrà manipolare il libro che diventerà un suo compagno di gioco abituale. Con il passare del tempo, potrete optare per testi più impegnati, senza però mai esagerare e sempre scegliendo libri colorati e con una grafica ben curata. La lettura diventerà un modo per apprendere nuove parole. L’ascolto ripetitivo, infatti, è fondamentale per l’apprendimento del linguaggio. Vi stupirete di quante volte i vostri figli potranno ascoltare la stessa storia senza mai stancarsene. Finiranno ad essere loro a raccontarvela, imparandola pian piano a memoria ed imparando pagina dopo pagina ad usare parole ed espressioni sempre più forbite.

7/7 Consigli

  • Non abbiate fretta
  • Abbiate piena fiducia delle capacità di apprendimento dei bambini
  • Se lo ritenete opportuno consigliatevi con il vostro pediatra di fiducia
  • Collaborate con le educatrici ed insegnanti così da seguire una linea comune in questo percorso di apprendimento

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