Come aiutare un bambino a concentrarsi

1/5 – Introduzione

Oggi, la concentrazione per un bambino, è qualcosa davvero di difficile da trovare e mantenere, Questo perché, con le tante distrazioni e le fasce d’età delicate che si ritrovano ad affrontare, restare focalizzati su qualcosa diventa quasi una sfida. Ad esempio, la mancanza di concentrazione a scuola, può influire negativamente sulla capacità del piccolo di apprendere e conseguire quindi dei buoni voti. Che sia conseguenza della noia, di una semplice incapacità a prestare attenzione o da una cattiva alimentazione, esistono molti motivi per cui il vostro bambino non è in grado di concentrarsi. Aiutare il vostro bambino ad ottenere il massimo dalle lezioni e a focalizzare le sue competenze in classe, può essere difficile ma, con il vostro aiuto, è possibile migliorare. A questo proposito, abbiamo preparato una guida appositamente riservata a questa tematica, dove troverete un piccolo vademecum su come aiutare un bambino a concentrarsi. Eccola qui di seguito.

2/5 Occorrente

  • atmosfera ideale

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Per garantire una buona condotta scolastica e avere un bambino interessato e coinvolto nelle sue attività, è fondamentale che abbia un buon tasso di concentrazione. È normalissimo però che, ad una certa età, i più piccoli siano più propensi al gioco e maggiormente attratti da situazioni ludiche e divertenti Un primo approccio per convincere il bambino a dedicare del tempo ad alcune attività che trova difficili da seguire, prevede una tecnica ben precisa: bisogna rendere accattivante e attrattiva l’azione di concentrazione. Bisogna cercare quindi, di capire cosa non piace al bambino e cercare di guidarlo verso il senso opposto, trovando il modo per rendergli l’attività interessante. In questa prima fase, quindi, è fondamentale l’ascolto del proprio bambino, ascoltare ciò che ha da dire, capendone i pensieri e le impressioni.

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Dopo aver capito cos’è che rende difficile la concentrazione, sarà necessario organizzare la giornata in modo tale da relegare alcune ore del giorno da dedicare esclusivamente allo svolgimento di alcune attività che hanno bisogno di particolare concentrazione da parte del bambino. Immaginiamo quindi che debba studiare una particolare lezione: aiutate il piccolo a capire che ascoltare la spiegazione in maniera attenta può anche essere divertente. Quando, per esempio i maestri o professori spiegano una lezione, il bambino dovrebbe imparare ad immedesimarsi nel racconto immaginando i personaggi e le situazioni particolari. Personificare i soggetti del discorso e aggiungere qualche aneddoto può essere un ottimo metodo per insegnare giocando, cosa fondamentale soprattutto quando i bambini sono in quella particolare fascia d’età più propensa al gioco che al dovere.

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Ovviamente, nel caso delle materie letterali o nel racconto di una favola, questa soluzione è l’ideale. Tendenzialmente, però, è importante far capir ai bambini che, più si sta attenti durante la lezione in classe, maggiore sarà la facilità nell’imparare quella data lezione aggiungendo alcuni punti importanti dando una attenta lettura a casa. I genitori, i maestri o professori, per consentire la facilità di maggiore concentrazione, devono rendere chiaro che quando si studia non si deve desiderare di giocare o vedere qualche programma televisivo ma si deve, invece, sfruttare a pieno quest’occasione di apprendere cose nuove. Un ottimo rimedio può essere anche quello di prendere come esempio un personaggio dedito allo studio, oppure un personaggio di un cartone animato o di una fiaba che adora esplorare per far si che il bambino, preso dall’emulazione del personaggio, si dedichi con più voglia e passione alle attività che deve svolgere, concentrandosi e magari, perché no, divertendosi!

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