Bimbi: come gestire la paura degli estranei

1/7 – Introduzione

I bambini, è risaputo, hanno bisogno dell’appoggio e degli insegnamenti dei genitori per imparare cose nuove ma soprattutto per superare le proprie paure. Una di queste, tra le più diffuse nei bambini, è la paura degli estranei che mi manifesta spesso con pianti o con atteggiamenti di timidezza esasperata. Per tale motivo vediamo insieme in questa guida come gestire la paura degli estranei nei bimbi. Con semplice ma utilissimi accorgimenti infatti si potrà combattere questa diffusissima paura nei bambini più sensibili.

2/7 Occorrente

  • Molta pazienza e la capacità di comprendere il vostro bambino

3/7 – I consigli della psicologia infantile

Per superare il timore dei vostri piccoli nei confronti degli sconosciuti vi basterà seguire poche e semplici regole che ci insegna la psicologia infantile. Possiamo dividerle in tre passi. Il primo, assolutamente fondamentale, consiste nel far sentire a vostro figlio che comprendete pienamente la paura che prova. Vi sembrerà stupido o troppo semplice, ma sappiate che è da qui che il problema comincia a diventare davvero importante. In ogni caso non mettere troppa fretta al vostro bambini, ma cercate di capirlo e di farlo esprimere sulla situazione. I bambini infatti affrontano le problematiche in maniera differente. Se quindi vedete che vostro figlio è terrorizzato da qualcuno che non conosce, la cosa migliore da fare è parlargli chiedendogli cos’è che lo preoccupa e mostrando di condividere in pieno il suo problema.

4/7 – Cosa devono fare i genitori

C’è poi un secondo passo che riguarda anche i genitori: il modo in cui madre e padre si pongono nei confronti del figlio. Dovete assolutamente cercare di evitare di mostrare ansia o eccessiva protezione, dal momento che ambedue questi atteggiamenti aumentano la paura del bambino, che vedendovi agitati sentirà che le sue paure hanno ragione d’esistere. Infatti, non ne capirà la ragione e si lascerà contagiare dalla vostra ansia, mentre se vi vedrà più apprensivi del solito, interpreterà questo atteggiamento come un “allora c’è davvero da aver paura!” e questo non farà che peggiorare i suoi timori. L’atteggiamento da seguire, quindi, è quello abitudinario: restate sereni, e il vostro piccolo ne uscirà tranquillizzato.

5/7 – Come offrirvi come esempio

Infine c’è un ultimo passo per far sì che vostro figlio riesca a superare la paura degli estranei: dovete ‘offrirvi come cavie’. Mostratevi a vostro agio con l’estraneo, rimanete tranquilli, usate un tono di voce pacato o allegro parlando con la terza persona. In questo modo vostro figlio si accorgerà che lo sconosciuto non è una minaccia, anzi, che riesce a dare a voi una sensazione di benessere e tranquillità. Ma, soprattutto, vedrà che non vi fa del male.

6/7 – Come cambiano le paure

La natura delle ansie e delle paure cambia quando i bambini crescono e si sviluppano: i bambini hanno un’ansia straniera, aggrappandosi ai genitori quando si confrontano con persone che non riconoscono. Bambini attorno ai 10-18 mesi hanno l’ansia della separazione, diventando emotivamente disturbati quando uno o entrambi i genitori partono. I bambini dai 4 ai 6 anni hanno ansia di cose che non sono basate sulla realtà, come i timori dei mostri e dei fantasmi.
I bambini dai 7 ai 12 anni hanno spesso paure che riflettono le circostanze reali che possono accadere a loro, come lesioni fisiche e disastri naturali. Quando crescono i bambini, una paura può scomparire o sostituire un’altra. Ad esempio, un bambino che non poteva dormire con la luce all’età di 5 anni potrà godere di una storia di fantasmi anni dopo. E alcuni timori possono estendersi solo ad un particolare tipo di stimolo. In altre parole, un bambino può desiderare di animare un leone allo zoo ma non sognerebbe di andare vicino al cane del vicino.

7/7 Consigli

  • I bimbi sono come delle spugne: mostrate tranquillità e loro ‘assorbiranno’ la vostra serenità
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