Bambini in acqua: regole di sicurezza

1/6 – Introduzione

Quando si va in vacanza al mare, o in piscina, con i bambini, è di fondamentale importanza seguire alcune regole di sicurezza fondamentali per la loro incolumità. Basti pensare che l’annegamento è ancora tra le prime cause di morte accidentale nei bambini compresi tra gli zero e i dodici anni di età. Ecco perché prestare attenzione a questo argomento è quantomai fondamentale. Vediamo attraverso questa guida quali sono le regole di sicurezza da seguire per tenere i bambini in acqua in tutta sicurezza. A tal proposito consigliamo di seguire la campagna di sensibilizzazione.

2/6 – Acquaticità del bambino

Per prima cosa, è di primaria importanza abituare il bambino all’acquaticità. Fin dalla tenera età, iniziando dai primi bagnetti domestici fino ad arrivare alla scoperta del mare. Tutti passaggi di fondamentale importanza per abituare il neonato all’ambiente acquatico. Il tutto andrà fatto ovviamente in modo graduale, senza forzare i tempi di ciascun bambino.

3/6 – Respirazione in acqua

Altro fattore da non trascurare minimamente è l’abituare il bambino alla respirazione in acqua. La corretta respirazione in acqua è alla base dell’adattamento all’interno della stessa. Inoltre, la confidenza dell’acqua sul viso va stimolata seguendo alcune specifiche procedure. Come nel caso precedente, rispettate sempre i loro tempi, senza nessun tipo di forzatura.

4/6 – Gioco in acqua

Il gioco in acqua è un altro fattore da tenere presente. Giocate con i vostri figli in tutta sicurezza, tenendo bene a mente le loro capacità natatorie. A tal proposito, prevedete l’utilizzo dei braccioli per i più piccoli o per chi non sa ancora nuotare in modo sicuro ed autonomo. Se si prevede di fargli utilizzare un gommone, dotarli di giubbotto salvagente e rispetta tutte le regole, come la distanza da una eventuale bandierina posta sopra una boa.

5/6 – Controllo dell’apnea

State molto attenti quando i bambini decidono di andare in apnea. Seguiteli e, se notate che sono da tanto tempo sommersi, invitateli a riemergere per prendere nuovamente ossigeno. Il consiglio quindi è di seguire questa regola: quando uno si immerge, l’altro rimane in superficie, così da scongiurare ogni inconveniente o situazione pericolosa.

6/6 – Nuoto il laghi e fiumi

Un’attenzione particolare va prestata nella balneazione lungo laghi e fiumi. In primis, informarsi se questi sono balneabili, infatti molto spesso non lo sono. In secundis, ricordate che le acque di laghi e fiumi sono molto pericolose, anche per i nuotatori esperti. Il pericolo principale, oltre ai vari mulinelli d’acqua tipici di queste acque, è il rischio della sincope da idrocuzione.

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