5 consigli per non perdere i bambini in spiaggia

1/6 – Introduzione

Arriva l’estate, finalmente si torna al mare, un po’ di relax e passeggiate e nuotate in tutta serenità. Niente di più falso se si hanno al seguito dei bambini, soprattutto se hanno dai due anni in su, camminano, corrono e, magari, non parlano in modo sufficientemente comprensibile per qualcuno che non sia il suo papà o la sua mamma.Perché in quel caso, oltre alla sabbia e al sole, ci troveremo ad afforntare il solito dilemma: come fare per non perdere i bambini in spiaggia. L’incubo di ognoi genitore, di ogni baby sitter e di ogni adulto a cui siano affidati dei bimbi. Ecco, quindi, 5 consigli per non perdere i bambini in spiaggia, che potranno aiutarci ad evitare di vagare disperati per il lungomare.

2/6 – Evitare le località più affollate

La prima regola da seguire nell’organizzare una giornata al mare con i bambini è quella di scegliere una spiaggia adatta a loro e, quindi, non troppo affollata. In questo modo saremo in grado di piazzare il nostro ombrellone abbastanza vicino al bagnasciuga, l’area preferita dai piccoli, e tenerli sott’occhio senza dovergli correre dietro tutto il tempo.

3/6 – usare costumini colorati e bracciali di riconoscimento

Per essere sicuri di riconoscere i nostri figli anche a una certa distanza è sempre meglio far indossare loro dei costumini un po’ particolari, colorati e con qualche disegno particolare che li distingua dagli altri. Ma ancor più utile sarà dotarli di braccialetto di riconoscimento, così che, anche in caso dovessero allontanarsi e smarrirsi, qualche adulto gentile saprà come rintracciare i suoi genitori, magari attraverso un numero di telefono o fornendo il nominativo ai servizi di sicurezza in spiaggia, per esempio al bagnino, se ne trovano in commercio di vari tipi, con una gamma di informazioni riportabili anche ampia e per diversi usi.

4/6 – Usare l’ombrellone come punto di riferimento

Per facilitare al bambino il rientro alla nostra postazione dovremo trattenerlo un minuto per fargli memorizzare colore e fantasia dell’ombrellone e magari delle sdraio attorno ad esso. Sarà anche meglio legare alla cima dell’ombrellone un palloncino colorato facilmente riconpcibile e individuabile quando escono dall’acqua. Del resto ritrovare la strada spesso diventa un problema anche per noi adulti quando, dopo una nuotata, ci si ritrova su un punto diverso della spiaggia, soprattutto nei luoghi un po’ affollati.

5/6 – La giusta postazione

Possibilmente dovremmo piazzare l’ombrellone in linea con un chiosco bar, facilmente riconoscibile e individuabile dai bambini, o affittarne uno già numerato e scrivere nel braccialetto dei bimbi il numero corrispondente. Importante anche assicurarsi che nelle vicinanze ci sia un servizio di salvataggio con una torretta che, al di là delle emergenze in acqua, potrà esserci d’aiuto quando andremo alla disperata ricerca dei bambini più distratti o avventurosi.

6/6 – Il giusto grado di attenzione

Ultima, ma non meno importante, la sana abitudine di tenere un occhio su ciò che stiamo facendo e uno sui nostri bambini. Perché, nonostante tutte le precauzioni che potremo adottare, un bambino troverà sempre il modo di allontanarsi, seguire qualche nuovo amichetto e, alla fine, farci disperare. La responsabilità del controllo e della vicinanza resta sempre in capo ai genitori o agli accompagnatori di turno, per cui non potremo permetterci di immergerci nella lettura o, addirittura, farci un pisolino sotto il sole! Per questo motivo sarà sempre meglio andare al mare almeno in presenza di due adulti, che potranno organizzare dei turni per la vigilanza sui piccoli. Ci vuole poco, in fondo, per non correre pericoli inutili.

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