I migliori giochi di gruppo per sviluppare la cooperazione

1/6 – Introduzione

A qualsiasi età, il gioco di gruppo permette l’apprendimento di comportamenti “prosociali”, che vanno nella direzione di imparare a stare bene con gli altri e sviluppare nuove modalità di proficua collaborazione. Tuttavia, non sempre è facile andare d’accordo con gli altri e trovare linee di condotta comuni che portino alla meta prestabilita. Affinché questo possa accadere nel migliore dei modi, è necessaria una condivisione di valori, regole ed atteggiamenti fra il singolo e la comunità, lasciando che gli altri imparino a conoscerci meglio e sviluppino fiducia nei nostri confronti. In questa guida, abbiamo selezionato per voi i migliori giochi di gruppo per sviluppare la cooperazione. Vediamo insieme di quali si tratta.

2/6 Occorrente

  • Giochi di gruppo
  • Carta e penna
  • Spazio aperto

3/6 – Scultura di gruppo

In questo gioco si deve riuscire a costruire una scultura corporea con il contributo di ciascun membro del gruppo. Per giocare serve una stanza vuota e piuttosto grande. Inizialmente, tutti i partecipanti stanno seduti per terra lungo i bordi della stanza, in silenzio. Aiutandosi per esempio con una canzone facile da cantare tutti insieme per decidere il ritmo, ogni partecipante si alza dal suo posto e raggiunge un punto della stanza dove si pone in una posizione da lui decisa, cercando di collocarsi in maniera coordinata con gli altri fino a comporre una sagoma umana. Quando il gruppo scultoreo avrà assunto la sua posizione definitiva, bisognerà osservare il quadro complessivo cercando il filo conduttore che tiene insieme la scultura stessa e provando a dare un titolo all’opera prodotta. Con questo gioco si riesce anche a spiegare ai bambini il rapporto fra la società e il loro stesso corpo e la funzione differente che ognuno ha e percepisce per se stesso.

4/6 – Due verità, una bugia

Questa è un’attività ludica e formativa al tempo stesso. Ciascun partecipante deve avere a disposizione un foglio di carta su cui scrivere o disegnare due aspetti reali della proprie vita ed uno falso. Quando tutti avranno completato il proprio elenco, a turno si leggeranno i contenuti cercando di essere convincenti nel racconto dei fatti, in modo da non far capire agli altri quale fra i tre elencati sia l’elemento fasullo. Al termine del gioco, si deve organizzare una specie di confronto tra i membri del gruppo e per scoprire verità e bugie. Lo scopo del gioco è quello di riflettere sul ruolo che i giudizi affrettati possono avere nell’immagine che ci facciamo degli altri. Un’altra funzione del gioco è quella di iniziare a sviluppare uno spirito critico nei confronti di ciò che ci viene detto e raccontato.

5/6 – La finestra di Johari

Ciascun membro del gruppo ha a disposizione un foglio che suddividerà in quattro aree. Nella prima, in alto a sinistra, l’area pubblica, si troveranno le informazioni di noi stessi note anche agli altri. In quella in alto a destra, l’area cieca, ciò che non so di me ma è noto agli altri, in basso a sinistra inseriremo le informazioni dell’area privata ossia ciò che io so di me stesso che gli altri non conoscono, ed infine ci sarà uno spazio vuoto nel quale si trovano le nostre parti inconsce non conosciute neppure da noi stessi. I fogli devono essere nominali per sapere di chi si parla, ed anche le parti che vengono scritte sulle aree pubbliche e cieche devono contenere informazioni firmate dagli altri partecipanti. Alla fine del giro ognuno dovrà leggere ad alta voce le quattro aree per far sapere a tutti ciò che è in realtà. Con questo gioco si impara a conoscere il nostro prossimo ed al tempo stesso noi stessi, con la conseguenza principale di capire quanto spesso siano poco rilevanti nella vita comune alcuni dei difetti che per noi sembrano insormontabili.

6/6 Consigli

  • Incoraggiate i bambini a non essere timidi e a lasciarsi prendere dal gioco

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