Come usare il cuscino per la gravidanza

1/6 – Introduzione

Come ben saprete, la gravidanza è un magico periodo per ogni futura mamma. Con l’aumentare progressivo del volume della pancia è sempre maggiormente complicato riuscire a trovare la posizione migliore, che vi permette di dormire ben riposati, provocando in questo modo il fattore più diffuso, nonché nemico numero uno di qualsiasi gestante: l’insonnia. Alla fine della gravidanza invece, sarà possibile che i dolori si accentuino sempre maggiormente, concentrandosi specialmente sulle zone delle gambe e della schiena. Nonostante questo è assolutamente importante, tutelare la “salute” della pancia in crescita progressiva. In questo caso, l’utilizzo del cuscino per la gravidanza potrà risolvere la maggior parte di tali problemi. Ma come? Ecco che in seguito vi spiegheremo come usare questo cuscino specifico. Buona lettura!

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  • Cuscino per la gravidanza

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Una volta che avrete trovato la vostra comoda posizione per dormire, potrà diventare un’impresa, ma dovrete sistemare nel letto diversi cuscini cercando un po’ di sollievo. Nel corso della notte, sarà possibile che essi si spostino, rendendo inutile perciò i vostri sforzi che avevate fatto per sistemarli all’inizio. Il cuscino per la gravidanza, è adattabile invece in modo perfetto alla linea del corpo dei singoli soggetti, grazie alla sua forma allungata, consistente e morbida, essendo capace di sorreggere il peso della persona. Ne esistono di diversi tipi nei negozi, partendo dalle forme maggiormente essenziali, fino a quelle più colorate e fantasiose. Questi cuscini sono dotati generalmente di imbottitura di polistirene, oppure in pula di farro, sfoderabili rigorosamente in modo da poter diventare lavabili.

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Potrete mantenere la posizione preferita oppure raccomanda grazie a tale accessorio, durante il sonno. Il cuscino permetterà di sostenere il collo allineando la colonna vertebrale, garantendo il sostegno alla pancia che, essendo appoggiata su di un fianco, potrebbe esercitare una pressione eccessiva, portando fuori allineamento la spina dorsale. La cosa migliore sarebbe distendersi su un fianco e con le gambe piegate leggermente: in questa posizione il feto non preme sugli organi interni eccessivamente, e nemmeno nei vasi sanguigni della madre, riuscendo a garantire una regolare irrorazione della placenta e riducendo, in questo modo, il gonfiore delle gambe ed la ritenzione idrica.

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Dopo il parto, questo non perde affatto di utilità, infatti può essere utilizzato per aiutare la madre durante l’allattamento, permettendo di appoggiare il neonato al cuscino alla giusta altezza per la poppata, non gravando così su schiena e collo per sorreggerlo. Oltre a questi più classici, il capezzale, può avere una serie di altri usi: è possibile adoperarlo come sostegno per massaggiare il neonato, come culla improvvisata per poterci adagiare il bambino durante il gioco e così via. L’utilizzo di questo accessorio non richiede particolari competenze, ma è semplicemente necessario informarsi correttamente, per garantire un utilizzo ottimale, Infine, è bene sapere che l’impiego del cuscino è consigliato dopo la ventesima settimana di gestazione.

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