Come spiegare ai bambini la differenza tra suono e rumore con un gioco

1/5 – Introduzione

Nel corso dell’età prescolare, i bambini sono molto affascinati da tutto ciò che stimola la loro curiosità ed i loro sensi in pieno sviluppo; giocare diventa soprattutto un’attività di scoperta e, allo stesso tempo, scoprire il mondo che li circonda è un gioco perpetuo che li avvicina alla realtà ed appaga la loro esigenza di conoscere ed imparare. Ascoltare musica, cantare ed utilizzare la voce è un grande divertimento, ma non sempre è facile riconoscere la differenza tra il concetto di suono, melodioso e ritmico, e quello di frastuono rumoroso. Per guidarli in questa esperienza, nei successivi passi di questa guida, vedremo insieme come spiegare loro la differenza tra suono e rumore con un gioco divertente e coinvolgente.

2/5 Occorrente

  • Foglio di carta
  • Matita
  • Fazzoletto verde e rosso

3/5 – Fare ascoltare ai bambini una serie di rumori

Prima di tutto, insegniamo ai nostri figli a conoscere e riconoscere i diversi segnali acustici che si ascoltano quotidianamente. In questo caso, facciamo ascoltare ai bambini una serie di rumori, come per esempio: sbattere la porta, far scendere la serranda, far cadere un oggetto per terra, spostare una sedia, sbattere le posate sui piatti, e via dicendo. Nello stesso momento, spieghiamo loro che, qualsiasi “suono” che raggiunge il nostro orecchio sotto forma di fastidio, prende il nome di “rumore”.

4/5 – Preparare delle schede

Successivamente, facciamo ascoltare ai bambini lo squillo del telefono, il campanello, il suono del pianoforte o di qualsiasi altro strumento musicale, il ronzio dell’ape. Chiediamo ancora “ed ora, cosa ne pensi di questo suono?”, spiegando quindi ai bambini che il termine “suono” viene associato a tutti gli stimoli acustici che risultano essere piacevoli o che comunque non danno fastidio. Dopo aver spiegato loro la differenza tra suono e rumore, possiamo preparare delle semplici schede in questo modo: disegniamo su un foglio di carta una serie di oggetti che fanno rumore ed altri che emettono suoni, quindi chiediamogli, per esempio, di colorare solo quelli che fanno i suoni o viceversa.

5/5 – Spiegare la differenza tra suono e rumore con i colori

Oltre a ciò, è possibile insegnare al nostro bambino la differenza tra suono e rumore, grazie ad un altro gioco, identificando il tutto con i colori: prendiamo un fazzoletto verde per indicare l’armonia e la delicatezza del suono, mentre utilizziamo un fazzoletto rosso per indicare un tonfo, un boato o un rumore assordante. Quando suoneremo il campanello di casa, alzeremo il fazzoletto verde, poiché indicherà il suono, quando invece butteremo a terra un oggetto, come un coperchio o qualsiasi altra cosa vogliamo, alzeremo il fazzoletto rosso, che indicherà il rumore.

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