insegnare preghiera

Come insegnare ai bambini una poesia o una preghiera

Preghiera o poesia da insegnare a tuo figlio per la scuola? No stress, ecco la nostra guida a prova di genitori disperati

Molti bambini avranno spesso ricevuto come compito per casa una poesia da imparare a memoria. Alle mamme sarà perciò capitato di trascorrere interi pomeriggi nel tentativo di aiutare i propri figli a memorizzarla. Il più delle volte la memorizzazione di una poesia assegnata dalla maestra a scuola o di una preghiera per il Catechismo risulta essere una vera e propria fonte di stress e tensione. Grazie ai consigli che vi forniremo, in questa pratica guida, su come insegnare ai bambini una poesia o una preghiera, potrete trasformare un noioso compito in un momento divertente e gratificante per grandi e piccini.

L’occorrente

  • Il testo da studiare
  • Molta pazienza
  • Un po’ di tempo.

Prima di tutto: pazienza

Per prima cosa, organizzate l’ambiente per lo studio, mettendo in ordine il tavolo, disponendo di una sedia comoda e minimizzando le distrazioni. In questo modo l’apprendimento sarà più celere e non vi saranno elementi di disturbo per l’attenzione. D’altra parte, vi consigliamo di armarvi di pazienza e di prendervi del tempo da dedicare interamente al vostro bambino.

Ripetere ad alta voce

Leggendo il testo ad alta voce, cercate di modulare la metrica ed il ritmo, oltre a metterne in evidenza la sonorità. Così facendo riuscirete a provocare nel bambino una certa dose di curiosità e renderete maggiormente invitante il testo accompagnando la declamazione con una gestualità e una mimica consone. Per memorizzare al meglio un testo, quest’ultimo deve essere compreso, dunque interpretatelo e al limite spiegatelo.

Ripetere con cadenza

A questo punto tocca al bambino: invitatelo a leggere il testo tenendo conto delle cadenze ritmiche e della punteggiatura, così come delle pause da frapporre tra una strofa e l’altra. Per aiutare ulteriormente il bambino, potrete fornire un supporto visivo, preliminare alla memorizzazione, il quale consiste nell’indicare con diversi colori le varie strofe da imparare. In alternativa i colori possono essere impiegati per mettere in evidenza le parole in rima: in questo modo il bambino riuscirà ad associare le rime al colore corrispondente e le imparerà a due a due.

Memorizzare

A questo punto, è la volta della memorizzazione effettiva. Fate leggere e ripetere al bambino un rigo alla volta e, ad ogni verso memorizzato, chiedetegli di ripetere i versi imparati in precedenza. È buona cosa permettere al bambino di imparare a memoria una poesia o una preghiera in più tempi, specie se si tratta di un componimento lungo. Con questo consiglio vogliamo suggerirvi di non proporre al bambino uno studio della poesia o della preghiera all’ultimo momento utile, altrimenti con la fretta non riuscirà a memorizzare l’intero testo.

Gratificare

Può essere efficace, ai fini di una più decisiva motivazione al proseguimento della memorizzazione, gratificare il bambino con gesti e parole di assenso e apprezzamento ad ogni strofa imparata. Congratularsi con i piccoli per ciò che imparano è un incentivo molto importante per l’apprendimento, poiché essi si sentiranno apprezzati e sostenuti da un adulto. Qualora il bambino manifestasse segni di stanchezza, concedetegli una breve pausa a base di merenda o giochi e vedrete che recupererà le energie.

E via così!

“Repetita iuvant” recita un noto detto latino, quindi sollecitate il vostro bambino a ripetere il testo più volte. A furia di ripetere i versi, riuscirà a recitare la poesia o la preghiera senza mai fermarsi a causa di un vuoto di memoria. Inoltre, per imprimere ancor più nella mente quanto memorizzato, sarebbe buona cosa far ripetere il testo prima di andare a letto poiché dormire rafforza la memoria, aiutando a ricordare tutto quanto per filo e per segno.

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