Buchi alle orecchie: quando e come farli

1/5 – Introduzione

E’ tradizione e una pratica comune quella di forare i lobi delle orecchie delle femminucce, anche in tenerissima età. Gli orecchini, secondo le dicerie popolari, donano maggiore “femminilità” alle bimbe ed evitano che queste vengano scambiate per dei maschietti. La pratica di fare i fori alle orecchie solo pochi mesi dopo la nascita, inoltre, viene giustificata dalla credenza che i neonati sentano meno dolore. Sono molti i fattori da valutare e prendere in considerazione e attraverso questa guida, vi spiegheremo tutto ciò che c’è da sapere su come e quando praticare i buchi, per evitare inutili traumi, danni irreversibili ed infezioni. È molto importante avere e soprattutto leggere tutte quelle indicazioni per quanto riguarda i buchi alle orecchie. Ovviamente come abbiamo appena detto in questo passo o meglio in questa guida parlando in modo generale è che i buchi alle orecchie quando decidiamo di farli devono essere sempre fatti da un personale esperto e nella massima igiene visto che comunque tendiamo ad aprire una parte del nostro corpo facendo anche un piccolo intervento. Vediamo di seguito maggiori informazioni.

2/5 – L’età per il buco all’orecchio

Non esiste un’età standard per praticare i fori ai lobi delle orecchie, ma orientativamente sarebbe più indicato aspettare fino agli 8-9 anni, periodo in cui vostra figlia possiede già la facoltà di decidere se desidera avere gli orecchini o meno. La sua consapevolezza, infatti, aiuterà lei e la mamma ad essere più tranquille al momento della pratica dei fori. Non è vero che i buchi alle orecchie sono indolore, indipendentemente dal metodo che si usa e dal luogo nel quale vengono fatti. Come rimedio al dolore esistono anestetici locali, sotto forma di crema, reperibili in farmacia. Come abbiamo già anticipato non esiste un’età anche se quando si è piccoli noi sconsigliamo vivamente questo intervento se si può chiamare così visto che comunque non sappiamo la reazione che potrebbero avere i nostri piccoli mentre quando si è più grandi è possibile farlo anche perché avendo una dialettica è tutto molto più semplice.

3/5 – Il personale esperto

È sconsigliato rivolgersi a botteghini improvvisati o luoghi non convenzionali, solo per risparmiare; il rischio è quello di incorrere in infezioni molto gravi, quindi affidatevi a farmacie e gioiellerie. Il costo varia dai 4 ai 10 euro, una cifra irrisoria se si pensa che si ha la garanzia di un lavoro effettuato con estrema scrupolosità e igiene. La foratura avviene in luogo pulito, con strumenti monouso e sterilizzati. Dopo aver disinfettato con cura il lobo, viene segnato con un’apposita penna il punto esatto da forare e con una “pistola” verranno direttamente applicati i “pre-orecchini”, dalle dimensioni poco più grandi di una capocchia di spillo. Per quanto riguarda le persone che devono fare i buchi all’orecchio devono essere persone fidate ma soprattutto personale esperto.

4/5 – Il gonfiore

Nei giorni successivi alla foratura, i lobi potrebbero gonfiarsi per qualche tempo, ma è normale. I “pre-orecchini” andranno ruotati più volte al giorno in senso orario o antiorario, sempre nello stesso verso, e disinfettati, per fare in modo che non si formi la crosta tra questi i il foro. Tutte le informazioni necessarie, vi verranno comunque fornite dall’esecutore al momento della perforazione. Vi verranno inoltre consegnati due moduli da leggere e firmare che riguardano l’uno le informative sul piccolo intervento subito dalla bambina, e l’altro sul consenso allo stesso. La reazione al buco all’orecchio può provocare come abbiamo scritto, un gonfiore che appunto tende a prendere tutto l’orecchio e non solo il lobo. Questo è possibile contrastarlo o prevenirlo tramite delle pomate e antidolorifici che possiamo assumere dopo aver fatto il buco.

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